Progettazione dell’impianto di irrigazione a rateo variabile

Il rilievo delle caratteristiche idrologiche dei suoli e della loro variabilità all’interno dei vigneti è un passaggio fondamentale per la progettazione dell’irrigazione a goccia a rateo variabile. In questa modalità d’irrigazione, a differenza di un approccio classico omogeneo, il passo e la portata dei gocciolatori vengono tarati sulle reali caratteristiche idrologiche del suolo e sulle conseguenti necessità della coltura e pertanto possono variare a seconda delle caratteristiche idrologiche del suolo.
Il primo passo per realizzare questo tipo d’irrigazione è un’accurata analisi delle caratteristiche del suolo e della loro variabilità all’interno del vigneto. In un approccio smart queste misure sono state realizzate mediante tecniche geofisiche di ultima generazione, basate sull’acquisizione della resistività elettrica del suolo, grandezza correlata ai principali parametri fisico-chimici del terreno ed in particolari a quelli che ne determinano le caratteristiche idrologiche. Queste misure sono state acquisite su tutta la superficie del vigneto e a tre diverse profondità: 0-50 cm, 0-100 cm, 0-180 cm. I dati, puntuali e georeferenziati, sono stati così spazializzati ottenendo delle mappe che, a seguito di un’opportuna analisi statistica hanno permesso di individuare all’interno del vigneto cinque zone con caratteristiche di resistività dei suoli omogenee. Queste successivamente sono state caratterizzate tramite un’indagine pedologica effettuata nel punto più rappresentativo di ciascuna area al fine di trasformare i valori di resistività misurati in parametri pedologici atti a definirne correttamente le caratteristiche idrologiche.
Queste indagini hanno permesso di definire le superfici all’interno del medesimo vigneto con terreni poco profondi e di tessitura più sciolta, quindi con minor capacità di ritenzione idrica con conseguenti problematiche di carenza idrica (in figura, aree rossa e arancio). All’opposto troviamo terreni con tessitura fine e di buona profondità che presentano al contrario condizioni di drenaggio delle acque difettoso e problematiche di ristagno idrico (aree azzurre). Questo risultato preliminare è stato inoltre confermato dalle successive indagini di valutazione dello stato idrico del vigneto con analisi termografica e di rilievo NDVI da drone svolte durante la stagione
Una volta individuata la variabilità spaziale all’interno del vigneto, il passo successivo è stato quello di definire, in funzione di questa, il numero e la disposizione dei settori irrigui, e per ognuno di questi il passo e la portata dei gocciolatori. L’impianto è stato così diviso in due settori. Il primo relativo alle aree più sensibili allo stress idrico, caratterizzate da suoli con scarsa capacità di immagazzinare acqua, dove si è optato per gocciolatori con un passo ridotto (50 cm) . Al contrario, per l’altro settore, caratterizzato da terreni più profondi e strutturati, per questo meno sensibile allo stress idrico, si è optato per gocciolatori più distanziati (60 cm). Questo approccio permetterà di distribuire l’acqua in funzione delle diverse esigenze della pianta all’interno del medesimo vigneto evitando di avere zone con eccessi di apporto irriguo o, viceversa, di averne altre con deficit.